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Sant'Eusanio del Sangro : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diChieti.

Comuni

Comune di Sant'Eusanio del Sangro

STORIA

Le origini del paese risultano incerte, ma la conformazione stessa dell'agglomerato urbano, raccolto nelle vicinanze di una chiesa di costruzione relativamente recente, esclude la presenza di tradizioni storiche importanti. Tuttavia alcuni cronisti lancianesi riferiscono che già nell'anno 165 d.C., nelle località dove ora sorge Sant'Eusanio del Sangro, vi era un "conciliabolo" di nome Euxanum che aveva un posto assegnato nel campo delle fiere di Lanciano. Questa notizia trova riscontro soprattutto nella considerazione che tale località, in epoca romana, rappresentava un passaggio obbligato sulla direttrice che da Juvanum conduceva ad Anxanum. Il nome più antico del paese storicamente certo è senz'altro Monteclo, che in un antico codice attribuito a Giuseppe Coppola anteriore al 1198, viene definito "luogo del contado di Chieti". Secondo la narrazione, qui, il Santo Eusanio, Vescovo di Siponto, ridiede la vista alla cieca Teoconia ad alcuni anni dopo la sua morte gli fu dedicata una chiesetta, meta di numerosi pellegrini, che estesero il nome del santuario al nucleo delle poche abitazioni sorte attorno ad esso. L'attuale nome del comune compare per la prima volta in un diploma del 1176, riferito dall'Ughelio, dove si parla dei diritti dei vescovi teatini e si nomina non solo Monteclo, ma anche "Sant'Eusanio cum castello suo"; invece nel Catalogus Baronum del 1204 la località figura con il nome Sanctum Eusanium come feudo di due militi posseduto dall'Abbazia di San Giovanni in Venere". Questo è sicuramente il primo periodo ben documentato; durante la fase della colonizzazione monastica benedettina l'attuale territorio era suddiviso in tre feudi: Santa Colomba, Villa Sant'Eusanio e Lentesco, unificati tra il 1607 e il 1654, cioè dopo il 1606, anno in cui passaronoin commenda alla congregazione benedettina dell'Oratorio di San Filippo Neri Di Roma. I padri filippini ne tennero il possesso fino al 1793, data del sequestro data del sequestro della loro temporalità; nel 1798 la Congregazione ottenne a titolo di enfiteusi il recupero dei beni dell’Abbazia dietro compenso di un canone di 2.200 ducati e li conservò fino al 1873, quando essi furono dichiarati di pubblico demanio. Si può affermare, pertanto, che le sorti di questo Comune coincidono con quelle più generali del Regno di Napoli prima e del nuovo Regno d’Italia dopo il 1861. Infatti il paese conobbe la dominazione francese, quella borbonica, i problemi conseguenti all'Unità d'Italia, il fenomeno del brigantaggio. Durante la seconda guerra mondiale fu occupato dai tedeschi, e il suo territorio fu attraversato dalla linea Gustav. Molto laborioso fu il processo di popolamento di questo paese, all’inizio del 1600 collocato nel Libretto della situazione dei fiscali sotto la «rubrica dei fondi rustici et disabitati»; in una copia per estratto dai Registri del Regio Cedolario di significatorie dei relevi (1509 - 1601) si asserisce che a Sant’Eusanio «vi abitavano sette fuochi di Schiavoni in alcune pagliare per coltivare e seminare», a dimostrazione del fatto che il popolamento avvenne per immigrazione, in virtù della fertilità delle terre e della salubrità del clima.

DA VISITARE

Oltre al caratteristico centro storico nel paese si può ammirare la chiesa parrocchiale dell'Assunta, di antica fondazione che custodisce al suo interno alcune opere di maestranze locali. Numerosi sono i palazzi in stile neoclassico dislocati per il borgo tra i quali palazzo Rosati, palazzo Finamore, palazzo Auriti e, il più importante, palazzo De Titta, sito in piazza De Titta, è destinato a Casa Museo Cesare De Titta. In stile liberty , fu costruito su volontà di Cesare De Titta, il quale vi ospitò Gabriele D'Annunzio, Giovanni Gentile e Luigi Pirandello.

TRADIZIONI E CURIOSITA'

Il 26 maggio si svolge la festa patronale in onore di San Filippo Neri ed il 9 luglio la festa in onore del Santo Eusanio. La sera della vigilia della festa dell'Immacolata Concezione è tradizione, accendere degli alti falò, i fuochi della Concezione. Nel periodo natalizio si svolge il Presepe vivente e vengono allestiti per tutta la durata delle festività due presepi artistici, uno all'interno della parrocchia ed uno in contrada Fontepaludi.

ECONOMIA

Si fonda principalmente sulle attività agricole, in particolare è molto sviluppata la produzione di olio di oliva e vino. Inoltre è presente l'industria della ceramica con la produzione di sanitari e pavimenti. Negli ultimi anni si è assistito anche a un graduale sviluppo delle strutture turistiche, con l'incremento di agriturismi e B&B.

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diSant'Eusanio del Sangro

Pizzerie nel Comune di Sant'Eusanio del Sangro Tot: (1)  - 

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Sant'Eusanio del Sangro (Comune)  -  Pizzeria Enisco (Pizzerie)  - 

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