Comuni
Comune di Villa Santa Maria
-
'A Vill in dialetto villese, è un comune di 1.435 abitanti facente parte ed è anche sede della Comunità montana Valsangro.
STORIA
Celebre in tutto il mondo per il suo Istituto Alberghiero, ormai noto come la Scuola dei Cuochi, non bisogna dimenticare che questo borgo ha tradizioni antiche ed origini che affondano le radici nel mondo romano ed italico. Alcuni reperti archeologici trovati nei dintorni del paese attestano che la zona del Medio Sangro nei pressi della cittadina era abitata già in epoca italica (verosimilmente da gente di stirpe frentana). Durante le invasioni barbariche e ottomana fu ripetutamente invasa, il che costrinse la gente a rifugiarsi dietro la roccia chiamata volgarmente "La Penna". Infatti il luogo originario era nei pressi della chiesa della Madonna in Basilica. In seguito fu feudo di varie famiglie, ma il clou si ha con la famiglia dei Principi Caracciolo (XVI secolo) i quali costruirono il castello. Le abitazioni della zona Congrega sono state costruite tra il XVIII e XIX secolo. Durante la seconda guerra mondiale, erano presenti in paese alcune famiglie di profughi ebrei stranieri in domicilio coatto, che fraternizzarono con la popolazione locale. All'arrivo delle truppe tedesche nel 1943, il podestà Roberto Castracane negò recisamente che gli ebrei fossero ancora presenti in paese pur essendo a conoscenza che almeno una famiglia di essi, gli Steinberg, era nascosta presso la famiglia Piccone. Non appena - dopo un mese - le truppe tedesche lasciarono il paese, la famiglia Steinberg fu guidata a attraversare le linee e a raggiungere gli Alleati. Per questo impegno di solidarietà, il 16 aprile 1978, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a Roberto Castracane l'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni.
DA VISITARE
Cuore ideale di Villa è largo San Francesco Caracciolo, suggestivo angolo con una perfetta integrazione artistico-architettonica di tutti gli elementi che in esso confluiscono: Palazzo Caracciolo, la Statua in bronzo del Santo, lo sfondo del supportico. Il Palazzo, costruito nel XVI secolo e restaurato di recente, fu il primo nucleo cittadino. Attraversando un suggestivo supportico e si arriva in Piazza San Nicola, su cui si affaccia la chiesa di San Nicola di Bari, Patrono del paese (XIX secolo). Come si può apprendere da atti conservati presso l'archivio parrocchiale, nel 1816 l'allora parroco Stanislao Di Lello fece attuare un intervento di ricostruzione della Chiesa "hoc templum completum quoad rusticum ac coperetum" commissionandolo con tutta probabilità a tal Giacomo Tornese di Canosa Sannita, forse già autore della Chiesa della Madonna dei Miracoli a Casalbordino nel 1824, morto proprio a Villa Santa Maria nel 1845. La facciata, rivestita nel 1950 con freddo travertino, ha coperto l'originale e primitiva in pietra. Nella lunetta del portale un mosaico rappresenta Maria con le mani giunte sull'Ostensorio, affiancata da San Francesco Caracciolo e dal vescovo San Nicola di Bari, cui la Chiesa è intitolata. L'ardito campanile in pietra e cornici angolari a mattoni, è posto sul fianco destro della chiesa e presenta, sotto la cornice della cella campanaria, un bel motivo del fregio costituito da triglifi, le tre scanalature verticali, alternati alle metope con medaglioni. La chiesa ha un unica navata coperta da una volta a botte e seguita da un ampio spazio su cui si alza la cupola. Sui lati sono disposte tre piccole cappelle per lato, leggermente incassate in cui sono sistemate statue di santi. La finestra dell'abside, a vetri colorati, presenta l’immagine di San Nicola di Bari e fu realizzata da artigiani locali durante il periodo bellico a preghiera e protezione dei soldati villesi. Il bellissimo altare del presbiterio è di gesso "marmolato" ed è simile a quello della Chiesa della Congrega, quasi certamente opera degli stessi artisti locali. Questa piazza rappresentava il centro antico del paese e come si può vedere essa è chiusa da tutti i lati da case e vi si può accedere attraverso diverse porte. Poco più avanti, lungo via Mercato e poi via Congrega, si arriva al Palazzo Castracane (fine del XIX secolo). Proseguendo si sale alla Chiesa della Madonna del Rosario, detta anche Chiesa della Congrega, fondata nel XVII secolo e attualmente in fase di ristrutturazione. Il campanile, che sorge in fondo sul lato destro della Chiesa, guardando la facciata, è realizzato nella caratteristica muratura e termina a terrazzo, con una bassa cella campanaria. La facciata principale, in pietra, è suggestiva per la sua semplicità e presenta come unico ornamento il portale, incorniciato e chiuso in alto da un architrave. Dalla Chiesa della Congrega si prosegue passando per un supportico che costituiva un'altra delle porte di accesso al primo nucleo cittadino. Per piazza San Nicola si giunge quindi in via Supportico dove troviamo la nuova sede del Museo dei Cuochi, unico al mondo nel suo genere, che racconta la grande avventura degli chef villesi attraverso i documenti e le fotografie testimoni del loro raffinato lavoro nelle cucine di regnanti, magnati, capi di Stato e degli hotel più prestigiosi del mondo. L'ultima tappa è il santuario di Santa Maria in Basilica, nella piana ai piedi del paese, proprio al limitar del fiume, nella zona dove sono state trovate le tracce del primo nucleo abitativo di Villa. I villesi hanno fervida devozione per la chiesa e la Madonna, e nei giorni 9, 10 e 11 agosto di ogni anno, con massicci ritorni degli emigrati, ripetono la suggestiva tradizione delle “passate” che consistono nel visitare il Santuario procedendo in processione dalla chiesa e ritorno, girando attorno ad una colonna di granito posta poco distante dalla chiesa stessa che si sviluppa su tre navate. Il campanile, innalzato a destra del catino absidale, è stato probabilmente costruito in due periodi diversi. Nel 1965 fu riscoperta la cripta, situata sotto la navata centrale, articolata in numerose cappelle ospitanti i defunti. Numerose le opere d'arte che arricchiscono le pareti e gli altari, come le tele eseguite dal pittore abruzzese Francesco De Benedictis, nei suoi ultimi anni di attività.
TRADIZIONI E CURIOSITA'
Nell'anno 2000, la Federazione Italiana Cuochi ha voluto onorare Villa Santa Maria ed il Santo Protettore, istituendo il 13 Ottobre la Festa Nazionale del Cuoco, da ripetersi ogni anno. E' da sottolineare che la spinta per la proclamazione di S. Francesco Caracciolo a protettore dei Cuochi d'Italia, l'istituzione della Festa nazionale del Cuoco, nonchè l'incremento qualitativo e quantitativo dell'Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria trova la sua origine nella prima Sagra del Cuoco del 1977.
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diVilla Santa Maria
Nessuna Categoria Trovata nel Comune di Villa Santa Maria