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Comune di Tufillo
STORIA
Il territorio di Tufillo fu abitato nel periodo preromano dai frentani. L'insediamento primitivo era nei pressi di monte Farano, ora sito archeologico di rilievo. Tufillo, come si può ricavare dalla bolla di papa Niccolò II, fa parte della Diocesi di Chieti almeno dall’inizio dell’XI secolo, infatti il Pontefice, nel maggio 1059, così delimita il confine sud della diocesi teatina: …passa al monte di Schiavi, al Trigno e, lungo il fiume, arriva al mare”. Secondo una leggenda Tufillo era ubicata a Monte Farano, ma un'invasione di grosse formiche avrebbe costretto i suoi abitanti ad abbandonare le abitazioni originarie e a riedificarle più in basso, dove sorge l'attuale paese. Questa, come tutte le leggende, trae ispirazione da elementi reali: il topos dell'invasione dei formiconi, come avviene in altre località abruzzesi, adombra il ricordo di un antico insediamento, e recenti ricognizioni condotte su Monte Farano hanno avvalorato tale ipotesi, confermata dal rinvenimento di materiali ceramici databili tra il IV ed il III sec. a.C. e dalla individuazione dell'angolo settentrionale di un ambiente con pavimento in signino. E' inoltre noto che dalle pendici del monte proviene una chiave bronzea famosa per l'iscrizione in lingua osca herettates: sum /agerllud (sono di Herentas/da Agello), che menziona la divinità cui era destinato l'ex voto, Herentas (Afrodite), ed Agello, probabile denominazione del vicus, ossia dell'antico nucleo abitato che dedica la chiave alla dea.
DA VISITARE
Oltre al caratteristico centro storico, a Tufillo è possibile ammirare la Chiesa Parrocchiale di S. Vito, di antica fondazione, che conserva al suo interno numerose opere di artisti locali; e la chiesa di Santa Giusta dalla bellissima facciata romana con portale in pietra rinascimentale; D meritevole attenzione è anche il palazzo dei marchesi Bassano, risalente al XVIII secolo. In Via Sant'Antonio Abate è stata allestita nel 2006 la mostra archeologica “cercando Herentas” che raccoglie reperti rinvenuti nel Monte Farano tra cui una chiave in bronzo con un'iscrizione osca dedicata alla dea Herentas, una divinità italica identificabile con Afrodite. Altre ricerche hanno riportato alla luce dei resti di capanne dell'inizio dell'età del ferro e di un centro forse fondato intorno ad un tempio di Herentas che fu abitato dal V al II secolo a.C.
TRADIZIONI E CURIOSITA'
Da tempi immemorabili a Tufillo, la festività di San Giuseppe, il 19 marzo, viene associata alla devozione della distribuzione delle “panettelle”. In tempi avari di cibo, come quelli che si sono avuti in queste zone fino alla prima metà del secolo scorso, la panettell – almeno per un giorno - permetteva di assaggiare un po' di buon pane anche ai più poveri. L’11 agosto di ogni anno si festeggia la sagra dei Cavatelli, qualsiasi sia il tempo, qualsiasi sia il giorno della settimana, puntuale come tutte le feste che contano, in Piazza Fuori Porta si danno appuntamento qualche migliaio di frequentatori abituali e turisti occasionali appassionati di cavatelli conditi con pomodoro e salsiccia casereccia.
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