Comuni
Comune di Treglio
STORIA
Il nome del paese deriva dal personale latino Trellus che risale al XII e XIII secolo. Come molti paesi del circondario, fin dalle sue origini il borgo è stato feudo del monastero di S. Giovanni in Venere di Fossacesia; viene infatti più volte elencato, nei secoli XII e XIII e XIV, trai beni ricadenti sotto il dominio di quell'abbazia benedettina. A metà Trecento il casale fu saccheggiato e tolto ai monaci di S. Giovanni; nel XV secolo il paese figurava tra le terre tributarie della città di Lanciano che ne aveva, ancora a fine Settecento, la giurisdizione criminale, mentre per quella civile e religiosa esso dipendeva direttamente dall'arcivescovo di Lanciano e Ortona che si fregiava del titolo di barone di Treglio. Agli inizi del XIX secolo si assiste ad un incremento demografico abbastanza evidente, segno del verificarsi di un crescente miglioramento economico pur persistendo fenomeni di lunga durata, quali la pressione fiscale e i sistemi di coltivazione. All'indomani della divisione del territorio fra demanio e comune cadono gli antichi pesi imposti dal sistema feudale, ma ad essi si sostituiscono le nuove tasse comunali ugualmente onerose per i contadini riconosciuti, tuttavia, dalla nuova legge “coloni inamovibili” ossia possessori di diritto dei fondi da coltivare. I sistemi di coltivazione, pertanto, stentano a divenire intensivi anche a causa dell’esistenza di molti terreni pendio soggetti ad alluvioni e smottamenti continui. I segnali di un certo risveglio della classe contadina e di un maturato senso della proprietà si avranno a partire dagli anni sessanta dell'800 e la spia più evidente sarà la corsa al disboscamento dei terreni per aumentare la produttività ed evitare il pagamento al comune della tassa sull'alberatura. Consistente sarà la perdita di centinaia di querce che un tempo fornivano sostentamento e benefici gratuiti alla popolazione. Per tutto il XIX secolo, fino al primo quarto del secolo successivo, si registrano i tentativi dell’amministrazione locale di sanare o migliorare situazioni di fatto molto precarie: scarsezza di acqua potabile, inadeguatezza delle strade, inesistenza di una scuola pubblica, mancanza di servizi igienico-sanitari, insufficienza del cimitero comunale e finanche della chiesa parrocchiale a cui ricostruzione sarà oggetto di interminabili lavori e complesse contrattazioni con le autorità superiori. La guerra e il triste fenomeno dell’immigrazione che interesserà anche Treglio intorno agli anni '40-'50 del Novecento contribuiranno a rendere quanto meno modeste le condizioni di vita dell’interna popolazione. L’accelerazione economica degli ultimi anni ha, tuttavia, consentito al comune di Treglio di crescere socialmente e culturalmente, ma conservando memoria del passato. Dimostrazione di ciò è il vivo interesse che l’attuale amministrazione ha rivelato nei confronti della propria storia locale ed in particolare delle testimonianze documentarie di cui oggi è gelosa custode.
DA VISITARE
Nel paese c’è da visitare la Chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta in cielo con un campanile a tre piani, a base quadrata e solida, a cui danno slancio le quattro lesene in mattoni tendenti verso l’alto. Di fronte, sull'altro lato della piazza centrale, c’è il Palazzetto baronale, ex vescovile, del Settecento, dal bel portale con balconata frontale e sovrastante torretta a due piani.
ECONOMIA
Il comune attuale consta di un centro storico dove si svolgono attività amministrative e religiose, e tre frazioni maggiori: due lungo la strada Frentana, contrada sacchetti e S.Martino, la terza lungo la strada provinciale per S.Vito, contrada Paglieroni, dove sono insediate diverse imprese artigianali e commerciali che, negli ultimi venti anni, hanno conferito un nuovo aspetto al territorio e hanno creato nuovi stimoli alla vita socio-economica della gente che viveva prevalentemente dei buoni prodotti della terra. Vi sono anche aziende artigianali connesse con l’attività agricola della coltivazione degli olivi (la frangitura delle olive e la commercializzazione dell’olio extravergine di pregio non comune) e strutture alberghiere e di ristorazione di buona qualità.
TRADIZIONI E CURIOSITA'
Le principali manifestazione popolari sono quelle connesse con la venerazione dei santi e le sagre paesane. Da ricordare sono la feste religiose e civili in onore di S.Giorgio (23 aprile), di Maria SS.Assunta e S.Rocco (15-16 agosto); la rappresentazione scenica di alcuni episodi del Borgo Rurale: rassegna e degustazione di vino novello, di castagne e prodotti tipici locali e tradizioni contadine (novembre). Ce ne sono, inoltre, nei mesi primaverili ed estivi, altre di carattere culturale legate alla pittura: l’Estemporanea di pittura (luglio); “Treglio affrescata”, un laboratorio permanente di “pittura a fresco” con la partecipazione di molti allievi (aprile - settembre). Infine è degna di nota la presenza di un attivo “Centro Anziani” che programma e realizza attività di varia cultura popolare, in particolare quella della musica abruzzese con un affermato coro folcloristico composto di elementi del territorio comunale. Inizialmente, il sabato e la domenica della prima settimana di novembre, e successivamente in quelli della seconda di ogni anno si tiene il Borgo Rurale, la Festa del Vino Novello Castagne e Olio Nuovo, caratterizzata dall'allestimento nel centro storico di cantine contadine tipiche di un tempo e dalla degustazione di vino novello, olio nuovo, castagne e piatti tipici, e durante la festa è possibile ascoltare musica dal vivo di vario genere tra i vicoli del paese.
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