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Rapino : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diChieti.

Comuni

Comune di Rapino

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Comune di 1.457 abitanti facente parte della Comunità montana della Majelletta, situato a 400 m s.l.m.

STORIA

Il centro è di antichissima origine, interessato da stanziamenti umani di diverse epoche, con vari reperti di epoca preistorica, di epoca romana, e successive. Nel periodo del neolitico e nell'età del Bronzo le attestazioni di frequentazione sono meno ricche, mentre tornano ad essere cospicue le tracce della presenza umana a partire dal I millennio a.C., in età romana e durante il medioevo. In epoca medievale, Rapino conobbe la colonizzazione monastica benedettina rimanendo sotto il controllo del monastero di San Salvatore a Majella per molti secoli. Il monastero fu eretto attorno al 700, dai frati benedettini provenienti dall’Abbazia di Montecassino, a circa 7 Km al di sopra di Rapino. Nel XV secolo, a causa della decadenza dell’Abbazia di San Salvatore, Rapino fu infeudata dalla famiglia Orsini e successivamente dai Colonna di Roma fino all’abolizione della feudalità. Nel 1811 il feudo di San Salvatore a Majella fu diviso tra i comuni di Rapino, Pretoro ed il Regio Demanio; il documento planimetrico redatto nell’occasione, che riporta le linee delle dividenti e le terminazioni apposte, è conservato presso l’archivio di Stato di Chieti. La storia moderna di Rapino è costituita dalle vicende che negli ultimi due secoli hanno coinvolto tanti comuni pedemontani della Macella; sono storie di briganti di cui è rimasta vivida traccia nella memoria collettiva e di malgoverno, di povertà e di emigrazione, di guerra e di miseria, ma anche di sacrifici e di duro lavoro, di ripresa e finalmente di benessere. Testimonianza significativa del dolore e della sofferenza patiti dagli abitanti di Rapino durante la seconda guerra mondiale è la concessione, con decreto ministeriale datato 26 giugno 1975, della Croce di Guerra al valor militare al Comune di Rapino per il “valido contributo di valore alla causa della liberazione”.

DA VISITARE

La particolare posizione geografica che occupa, ai piedi della montagna madre, rende questo piccolo centro uno dei paesi più belli e caratteristici del circondario. Il paese di Rapino è ricco di chiese, tra le quali, la più importante è la chiesa di S. Lorenzo, patrono di Rapino, di antica origine e posta all’estremità dell’abitato; vi si accede lateralmente da una scalinata affiancata dalla torre campanaria squadrata poggiata su alto basamento. La chiesa è stata restaurata qualche anno fa ed è stata riportata all’antico splendore.

TRADIZIONI E CURIOSITA'

Rapino merita un posto di tutto rilievo tra i centri ceramici storici dell’Abruzzo. Vi operò Fedele Cappelletti, considerato il maggior pittore di maioliche in tutto il Meridione; furono attivi anche i Cascella, gloriosa famiglia di artisti pescaresi e Fedele Cappelletti, considerato tra i massimi esponenti della ceramica italiana dello Storicismo; sempre a Rapino vennero prodotte dai Bozzelli e dai Bontempo quelle maioliche “destinate a decorare le pareti e a rendere festose le mense delle case borghesi” (Franco G.Maria Battistella). Le più antiche produzioni, quindi, risalgono agli anni ’40 e ’50 dell’Ottocento ed è caratterizzata da boccali, brocche, zuppiere. Ma i risultati migliori si ebbero negli anni ’60 e ’70 con una produzione che raggiunse una propria originalità soprattutto nella produzione di Fabio Cappelletti, in cui sono presenti piatti decorati a fiori policromi. Buona parte della produzione ceramica riguardava i boccali che i pellegrini in visita al santuario dedicato a S. Rocco nella vicina Roccamontepiano utilizzavano per attingere l’acqua alla fonte miracolosa. Esemplari ceramici di artisti rapinesi si conservano numerosi in collezioni pubbliche e nel Museo Internazionale della Ceramica a Rapino, nell’antico monastero di S. Antonio, che ospita accanto alle opere dei più insigni ceramisti rapinesi, anche opere di ceramica internazionale. Nel medesimo complesso è stata attivata, grazie ai finanziamenti Interreg III B Cadses “Sviluppo di un Turismo Sostenibile”, la Scuola della Ceramica con corsi di decoratore e di torniante, anche per turisti. Tutti gli anni l'8 maggio, si celebra la festa della Madonna di Carpineto, in cui si ricorda il miracolo avvenuto nel 1794, quando la siccità stava distruggendo il raccolto, che fu salvato da una pioggia provvidenziale. Caratteristica la processione delle verginelle, in cui le bimbe del paese di età compresa tra i sei ed i tredici anni, sfilano vestite di tuniche bianche, rosa o celesti.

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diRapino

Hotel nel Comune di Rapino Tot: (1)  - 

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie nel comune di Rapino

Rapino (Comune)  -  Il Tiglio Hotel Ristorante (Hotel)  - 

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