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Pollutri : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diChieti.

Comuni

Comune di Pollutri

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Comune di 2.334 abitanti collocato a 190 m s.l.m. tra le valli del Silento e dell'Osento.

STORIA

Sono molte le leggende popolari legate alla nacita di Pollutri. La più popolare fa riferimento ad un principe longobardo che aveva deciso di costruire un paese laddove avrebbe ritrovato un puledro smarrito. In realtà le cose andarono diversamente. Nel 568 d.C. i Longobardi, sotto la guida del re Albano, scesero in Italia alla ricerca di nuove fonti di sostentamento e con una rapida campagna di guerra occuparono il settentrione d'Italia, e poi la Toscana, l'Abruzzo, il Molise, la Campania e la Basilicata. In quel tempo il colle su cui sorgeva Pollutri, era ricoperto di fitti boschi e vi erano solo alcune capanne di pastori e contadini. I Longobardi, appena arrivati, fecero di tutto per integrarsi alla popolazione autoctona. Sicchè il borgo si ingrandì tanto che già nel '580 aveva molta importanza ed il suo territorio arrivava fino al mare, mentre era delimitato, all'interno, dai fiumi Sinello ed Osento. Il nome di Pollutri deriverebbe da un tempio dedicato a Polluce. Nel medioevo il territorio pollutrese è governato da un emissario reale che risiede a Vasto. Dal 1279 anno in cui re Carlo, disceso in Italia conquistò tutto il Meridione, Pollutri entra a far parte del Regno di Napoli, da cui politicamente dipenderà fino al 1860, quando Garibaldi cacciò i Borboni. In questo stesso anno, Re Carlo impone pesanti gabelle sia ai Pollutresi che a quelli dei paesi del circondario. Il 28 agosto 1292, L'Università , che costituiva il centro della vita civile, elegge come giudici supremi di Pollutri: Giacomo Gizio, Stefano Di Lorenzo e Roberto De Fura. Dal 1300 al 1600 mancano notizie sulla vita civile e religiosa di Pollutri essendo andate perse le documentazioni di questi secoli. Sono invece conservati nell' archivio comunale il "LIBRO DELLE ACCENSIONI DI CANDELE" e quello delle "DELIBERAZIONI DELL'UNIVERSITA' DI POLLUTRI" che riportano notizie dal 1729 al 1769. Nel 1669 Pollutri fa parte del feudo del principe Matteo di Conca di Capua. Fino alla discesa degli Svevi, il territorio del comune viene governato da emissari regi. In seguito entra a far parte della Contea di Monteodorisio che ebbe come primo feudatario Odorisio conte dei Marsi. Successivamente, il governo della contea viene affidato da Corradino di Svezia a Corrado d'Antiochia, nipote di Federico secondo. Con la sconfitta degli Svevi ad opera degli Angioini, la Contea di Monteodorisio, che come detto comprendeva anche le terre di Pollutri, viene assegnata a Bonifacio di Gilberto e, successivamente, a Carlo d'Artois, Lalle Campaneschi, Luigi di Taranto e Francesco del Cozzo o del Borgo, che lasciò tutto in eredità alla sua unica figlia Giovanna. La quale dopo aver sposato Francesco D'Aquino, conte di Penne, perdette la contea ad opera delle truppe di Braccio di Montone ed Attendolo Sforza. Ma non molto tempo dopo, il conte di Penne, Franceso D'Aquino, con truppe fresche e ben addestrate, riconquistò la contea di Monteodorisio, e, quindi anche il territorio di Pollutri, che donò subito alla nipote Antonella, moglie di Junico d'Avalos, valoroso generale di origine spagnola. Dal 1700, Pollutri seguirà le sorti dei D'Avalos di Vasto.

DA VISITARE

Di particolare bellezza è il borgo antico, di carattere medievale, che conserva il fascino della struttura originale; il borgo di San Salvatore è sito nella parte più alta dell'abitato ed è il fulcro del borgo fortificato del paese. Notevoli sono i palazzi "del Re" e "D'Agostino". Pollutri vanta la presenza del bosco di Don Venanzio, un delicato e prezioso, oltre che raro, esempio di bosco planiziare, verso il quale hanno rivolto la propria attenzione scenziati ed ecologisti. Purtroppo quello che possiamo vedere oggi non è altro che quello che resta di un bosco molto più ampio ed esteso presso il fiume Sinello. Ai margini del bosco vi è un'antica ed elegante casa di campagna, risalente all'inizio del '900, edificata sui ruderi dell'antica casina di caccia dei marchesi D'Avalos della vicina Vasto, che oggi ospita il centro di visita della riserva.

TRADIZIONI E CURIOSITA'

Tra i prodotti tipici pollutresi ricordiamo la Ventricina del Vastese, un particolare salume realizzato con carni di maiale, la porchetta e gli arrosticini. Ogni anno si tiene, nel mese di maggio il Pellegrinaggio Pollutri-Madonna dei Miracoli per ricordare l'apparizione della Madonna ad un cittadino Pollutrese, Alessandro Muzio.

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