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Montazzoli : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diChieti.

Comuni

Comune di Montazzoli

STORIA

Il paese attuale, il cui primo insediamento nasce intorno ad una Torre con funzione di passo, sorta tra il nono e dodicesimo secolo (tesi avvalorata dal passaggio di una diramazione del tratturo tra Civita del Conte e la Masseria Baronessa), conserva ancora la sua struttura originaria dovuta alla particolare topografia, che presenta due rilievi contrapposti sull’asse nord-sud: il Colle S.Carlo a sud ed il Colle Ripa nord con un piana tra di essi che ha naturalmente accolto e dato la spinta alle future espansioni dell’ insediamento. Il Colle Ripa, che costituisce l’ultimo sperone di roccia verso la sottostante valle del Sinello, ospita ovviamente il nucleo storico nato intorno al Castello che ebbe funzioni di postazione militare, di osservatorio e di passo: esso infatti sorge sul punto più alto del colle che, pur se inferiore altimetricamente al Colle S.Carlo, risulta essere più avanzato e scoperto quindi più idoneo a tali funzioni. Il primo nucleo urbano tutt’ora leggibile sul territorio è andato crescendo intorno al Castello ed era costituito dalle servitù e le fabbriche ad esso connesse, e si può ragionevolmente datare una vera e propria trasformazione da postazione con annessi fabbricati di servizio, ad altri a carattere esclusivamente residenziale non oltre il X-XI secolo.

DA VISITARE

Oltre al caratteristico centro storico, a Montazzoli si può ammirare l’antico e notevole Castello. L’accesso al Castello è consentito da due strade opposte ciascuna delle quali termina nella corte esterna: la più antica, oggi meno praticabile, è quella che permette l’accesso da nord passando tra quelle che erano fabbriche e magazzini ad esso connesso in cui è tutt’ora leggibile il vecchio borgo, e che senz’altro da quel versante collegava l’antico insediamento con la diramazione del tratturo verso valle; la seconda, purtroppo carrozzabile, è raggiungibile attraversando tutto il paese da sud e permette, dalla piazza della parrocchiale, la vista del Castello in tutta la sua mole; da qui la strada (via Roma) costeggia tutto il lato est dell´edificio, passa sotto il ponte, fino agli inizi del ´900, levatoio, e raggiunge la piazzetta dove affacciano alcuni degli edifici del vecchio borgo e dove si giunge anche dall´altra strada. La facciata nord che affaccia su essa è stata quasi interamente ricostruita in seguito al terremoto del 1907, e della struttura originaria rimane solo il basamento contraffortato e una stretta fascia d´angolo; tale intervento ha interessato anche parte della facciata ovest dove è chiaro il raccordo con la struttura originaria nella creazione di un gradino verticale. Sulla facciata est dell´edificio, caratterizzata da un forte dislivello fra la sua parte nord e quella sud, si trova l´unico ingresso al Castello a cui si giunge salendo l´ampia gradinata ciottolata che immette su un pianerottolo con sedute panoramiche, una volta ponte levatoio. Attraverso un portale in pietra arenaria e calcarea con arco a sesto acuto si entra nel cortile interno, parzialmente coperto con una volta a botte lunettata ed in cui è ancora custodita la trave su cui giravano gli argani di servizio al ponte levatoio; qui trova posto anche la vera della cisterna (chiamata così erroneamente perché rifornita da acqua sorgiva) nel cui corpo è incluso un fregio floreale di spoglio databile al XIII secolo; il portone in legno chiodato porta nell´ogiva il monogramma degli ultimi feudatari: B.F.(Baroni Franceschelli). Dal cortile si accede oltre che ad alcuni appartamenti, una volta adibiti a stalle e alloggi per la servitù, e resi abitabili da uno degli ultimi eredi dei feudatari locali nel 1920, alle cantine e a quelle che erano le carceri, riconoscibili dall´esterno per una finestra il cui davanzale, costituito da un blocco di arenaria, riporta scolpito il motto "Nolite Nocere" (non fate del male). Sempre dal cortile una rampa in pietra, con copertura voltata, conduce agli appartamenti del cosiddetto quarto nobile, ora divisi in più proprietà e solo in uno di essi, ancora appartenente ai discendenti degli antichi feudatari, è possibile ravvisare quella che, fino alla fine dell´800, doveva essere la ripartizione interna del Castello, oltre ad essere l´unica proprietà che custodisce nella "stanza del belvedere" le pareti, seppur rovinate dal tempo e da numerosi fulmini, completamente affrescate a grotteschi. Purtroppo risulta quasi impossibile visitare interamente il Castello e solo nei mesi estivi è possibile, col permesso dei proprietari, entrare nel cortile.

TRADIZIONI E CURIOSITA'

Piatto della tradizione culinaria contadina è le “tagliarille e fascile”, pasta e fagioli, molto gustoso e nutriente, preparato dalla massaie montazzolesi soprattutto nei mesi invernali, anche se è stato rivalutato in seguito all’istituzione di una sagra estiva, durante la quale il piatto viene preparato dalle signore del paese e viene gustato dai cittadini e turisti provenienti da tutta Italia.

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