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Chieti : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diChieti.

Comuni

Comune di Chieti

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Comune di 53.668 abitanti, nonché capoluogo dell'omonima provincia dell'Abruzzo, Chieti si trova nella parte centro-orientale dell'Abruzzo, a 330 metri sul livello del mare, dista circa 15 Km dall'Adriatico. E' una città interessante per i vasti panorami che si dominano dal suo colle e che spaziano dalla Maiella al Gran Sasso all'interminabile succedersi di dolci colline digradanti verso il mare, ricche di vigne e uliveti. Gli abitanti di Chieti si chiamano teatini dall'antico nome latino e greco della città, Theate. La città è suddivisa in due nuclei, Chieti Alta e Chieti Scalo. Accanto al notevole patrimonio artistico di Chieti alta, con monumenti di epoca romana e medievale, chiese e palazzi barocchi e pregevoli edifici di stile umbertino, la città vanta un territorio circostante, Chieti Scalo, vivace per il processo di industrializzazione avviato nella parte bassa del colle nell'ultimo dopoguerra e che ha sensibilmente mutato la sua antica fisionomia di centro agricolo, accompagnando, nel contempo, le numerose attività commerciali e i tradizionali servizi amministrativi e sociali. E' sede dell'Università Gabriele D'annunzio di cui ospita otto facoltà, tra cui quella di Medicina, una delle più importanti a livello Nazionale, il Rettorato e la Direzione Generale.

STORIA

La popolazione di Chieti, affezionata alla leggenda di Achille, secondo la quale la città sarebbe stata edificata da Achille, che la chiamò Teate in onore di sua madre, ha consacrato l'eroe sullo stemma della città rappresentandolo su di un cavallo rampante mentre regge con la mano destra una lancia in atto di combattimento e con la sinistra uno scudo su cui appare una croce bianca in campo rosso con quattro chiavi che, essendo separate, si suppongono riferite alle quattro porte della Chieti antica. È una delle città più antiche d'Italia, dalle origini leggendarie. Secondo una di queste leggende, suoi fondatori sarebbero stati i Pelasgi che la eressero in onore della ninfa Teti; Ercole l'avrebbe costruita 53 anni prima della caduta di Troia, 494 prima della fondazione di Roma, secondo quanto narra il Nicolino. Ancora se ne attribuisce l'origine a profughi troiani o, secondo Strabone (storico e geografo greco del I secolo a. C.), ad una colonia arcadica che chiamò la città Tegeate in memoria di Tegea, centro fiorente dell'Arcadia. Quel che è certo è che Chieti, l'antica "Teate Marrucinorum", fu la capitale del bellicoso popolo dei Marrucini, che si distinsero per i duri combattimenti contro Roma conclusi nel 304 a.C. con un trattato di pace; da quel momento i Marrucini divennero fedeli alleati dei Romani, offrendo loro appoggio militare in numerose ed importanti battaglie (contro Pirro, contro i Galli Cisalpini, contro Perseo di Macedonia, contro Annibale ed Asdrubale). Partecipò alla guerra sociale, dove perse la vita, il condottiero marrucino Herius Asinius. Nel 91 a.C. Chieti entrò definitivamente nell'orbita romana: fu eretta a Municipio e divenne il principale centro economico della regione arrivando a contare oltre 60.000 abitanti, una popolazione considerevolmente elevata per l'epoca. A seguito del crollo dell'Impero Romano, Chieti fu distrutta dalle ondate barbariche di Visigoti ed Eruli, ma tornò ad avere un ruolo predominante sotto la dominazione dei Longobardi che la fecero Gastaldato di dominio regio, finché non fu distrutta da Pipino e rimase per due secoli alle dipendenze del Ducato di Benevento. In seguito, sotto il controllo dei Conti Normanni, la città tornò a conoscere popolosità e dinamismo e continuò a far valere il proprio ruolo di preminenza anche sotto la dominazione sveva. Con gli Angioini e soprattutto con gli Aragonesi, conobbe un ulteriore periodo di grande sviluppo e fu posta a capo di tutti gli Abruzzi con diritto di battere moneta propria. La titulatio di Città Regia e capoluogo degli Abruzzi, concessa nel 1443 da Re Alfonso V d'Aragona, appare ancora sullo stemma della Città, e recita: Theate Regia Metropolis utriusque Aprutinae Provinciae Princeps (Chieti città regia e capoluogo di entrambe le province degli Abruzzi). Nel Seicento assunse la conformazione urbanistica che fondamentalmente ancora oggi la contraddistingue e che fu favorita dal potere ecclesiastico che in epoca di Controriforma si prodigò nella costruzione di imponenti edifici, tra cui il Palazzo del Seminario Diocesano, che si aggiunsero ad altre importanti opere erette principalmente il secolo prima (Torre Arcivescovile, ammodernamento della Cattedrale di San Giustino). Nel 1656, a seguito di una grave epidemia di peste, la città vide ridurre drasticamente i cittadini eletti del Parlamento teatino, i quali avevano il compito di eleggere il Camerlengo e i Magistrati, che erano i principali addetti alla pubblica amministrazione. Nella seconda metà del XVIII secolo tornò a svilupparsi un certo dinamismo, soprattutto culturale, che portò all'istituzione di scuole ed accademie (in questo periodo lo storico e poeta Federico Valignani fonda la nota Colonia Tegea) con conseguente incremento dello sviluppo del patrimonio artistico. Nell'Ottocento ebbe inizio l'occupazione francese, nonostante il popolo teatino fosse stato tra quelli che più ardentemente avevano espresso posizioni antifrancesi; nel 1806 i francesi costituiscono la città in piazzaforte, arricchendola di nuove strutture amministrative. Nel periodo risorgimentale molti teatini si distinsero per il loro contributo alla lotta per l'unificazione e molti di essi pagarono col carcere e la persecuzione, ma infine, nel 1860, la città accolse in modo trionfale il re Vittorio Emanuele II proclamando la sua annessione al Regno d'Italia. Nel corso della seconda guerra mondiale Chieti, insieme ad altre città come Parigi, Roma, Firenze e Belgrado, fu dichiarata città aperta, grazie soprattutto alle richieste dell'arcivescovo di Chieti-Vasto Giuseppe Venturi.

DA VISITARE

Chieti conserva tutta la bellezza dell'epoca romana e medievale, le sue strade sono infatti ricche di testimonianze artistiche che ci fanno subito capire come questa città sia stata per lungo tempo il centro culturale di diversi popoli. Una delle prime opere che si notano appena si arriva a Chieti è la Cattedrale, dedicata a San Giustino, situata in Piazza Vittorio Emanuele II. All'interno è divisa in tre navate e conserva notevoli opere d'arte come il grande altare in marmo, alcune tele di scuola napoletana del '700 e una statua del patrono in argento. Chieti in passato era circondata da un' imponente cinta muraria: oggi rimane a testimonianza la Porta Pescara. La via principale della città è il Corso Marrucino, che va da piazza Trento e Trieste (comunemente conosciuta anche come piazza Trinità), costeggia piazza Gian Battista Vico, attraversa piazza Gian Gabriele Valignani e termina su Via Arniense, nel cuore del centro storico del capoluogo teatino. Da non perdere il Teatro Marrucino decorato da preziosi stucchi, in passato fu adibito a chiesa. La città di Chieti vanta di un'intera città sotterranea che fu l'antica Theate, situata proprio sotto l'attuale centro storico. Per motivi al di fuori del dominio pubblico, le rovine non sono visitabili fatta eccezione per alcune rare occasioni. Da visitare è la Pinacoteca provinciale Costantino Barbella, collocata nel palazzo Martinetti Bianchi, custodisce tele di grandissimo valore artistico e storico. La visita di Chieti prosegue nell'arena della Civitella e nel Museo ArcheologicoNazionale dove è possibile alcuni preziosi oggetti provenienti dall'antica Teate Marruccinorum come il famoso "Guerriero di Capestrano".

TRADIZIONI E CURIOSITA'

Nel mese di luglio a Chieti si svolge la Settimana Mozartiana, una manifestazione che nelle sue ultime edizioni ha riscosso notevole successo facendo accorrere turisti da tutta Italia ed anche dall'estero. Essa intende celebrare il genio del celeberrimo compositore austriaco Wolfang Amadeus Mozart. Per questa occasione la città teatina, suggestivamente trasformata in una piccola Salisburgo, ospita concerti sinfonici e da camera, spettacoli di danza e teatro, mostre, fontane luminose, film all'aperto, personaggi in costumi d'epoca, fuochi d'artificio, mostre e punti gastronomici dedicati alla cucina austriaca, il tutto dislocato nelle piazze e nei vari angoli del centro storico allestiti per l'occasione. Ogni anno, nel mese di maggio, in occasione della festa patronale di San Giustino viene organizzato il Maggio Teatino, che prevede un foltissimo calendario di eventi e manifestazioni che coinvolgono piazze, rioni, quartieri, vie e strade dell'intero centro storico nonché il Teatro Marruccino e i vari impianti sportivi. Gli appuntamenti sono di vario genere; molto suggestive sono le ricostruzioni storico-medievali tra cui spiccano la sfilata degli sbandieratori, l'allestimento della Giostra del Saracino e la processione del Santo Patrono, seguita dalla suggestiva sfilata in costume dell'associazione medioevale "Teate Nostra", vissuta dai cittadini con grande partecipazione.

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